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Dove mangiare i piatti francesi più famosi come la baguette, la zuppa di cipolle, il foie gras e la crêpe quando sei a Parigi?
Ecco dove mangiare i piatti più blasonati della cucina francese a Parigi: quelli che qualcuno chiama cliché, e io chiamo “pariginità”. C’è anche una deviazione: si chiama pancake.

La prima volta che mi hanno portato a Parigi avevo 5 anni. Non so che cosa ho visto, sentito o mangiato, ma so che una volta tornata a casa, ho pianto per mesi perché volevo tornarci, cosa che ho fatto per i successivi 35 anni: torno a Parigi, di continuo. Ci sono stata con i miei genitori, poi con i compagni del liceo, con i fidanzati, con le amiche, per lavoro, ma più spesso per svago. Ho centinaia di aneddoti su Parigi, come quella volta che con i compagni di liceo abbiamo deciso di trascorrere il Capodanno nella Ville Lumière e, sebbene avessimo qualche soldino per l’albergo, abbiamo deciso di dormire alla Gare de Lyon. Ci sembrava così bohémien…Mai patito tanto freddo in vita mia.

O quella volta che io e una mia amica abbiamo deciso di andare al cinema a Pigalle e abbiamo scelto un film a caso, perché ci piaceva la locandina. Era “Il meraviglioso mondo di Amelie” e in Italia sarebbe uscito mesi dopo

Di Parigi vi consiglio dei locali che rispondono pienamente alla mia idea di “pariginità”: sono tutte scelte di pancia, per la maggior parte situate nei miei quartieri del cuore.

1. La baguette: Le Grenier à Pain

Rue des Abbesses é una delle mie vie preferite in città. È nel cuore di Montmartre, nella zona meno turistica: qui potete incontrare gli abitanti del quartiere, che tra di loro si chiamano “villageois”, perché è ancora molto forte il senso di appartenenza al Village Montmartre.
Nel weekend, se passate per rue des Abesses, vedrete una fila ordinata di villageois e non, davanti alla boulangerie Le Grenier à Pain, che ha vinto più volte il premio per la miglior baguette parigina.

I locali se ne vanno generalmente con il loro filone di pane sotto al braccio, mentre io preferisco fermarmi qui per colazione: adoro i loro croissant aux amandes, burrosissimi, ripieni di crema alla mandorla e cosparsi di scagliette di mandorle tostate, una di quelle leccornie francesi che non mi spiego perché non sia mai stata esportata in Italia (e le poche volte in cui trovo un croissant alla mandorla in Italia non somiglia nemmeno lontanamente a questo). Ovviamente sono eccellenti anche le baguette (ce ne sono anche già imbottite), tutti i tipi di pane e i prodotti di pasticceria.

È un vero e proprio panificio, non servono caffè e non ci sono tavoli, quindi dovrete consumare il vostro burroso bottino in piedi, passeggiando. In primavera o in estate potete percorrete i pochi metri che vi separano dalla deliziosa Place des Abbesses e sedervi a mangiare sulla panchina accanto alla pensilina della metropolitana art dèco, davanti al carousel. Da qualche parte ci sarà sicuramente un vecchietto che suona canzoni di Edith Piaf. Ecco Parigi è così: si cerca sempre di sfuggire al cliché, ma prima o poi ci si inciampa inevitabilmente. Ed è meraviglioso.

Le Grenier à Pain
38 Rue des Abbesses, 75018 Paris, Francia

2. Il bistrot: Le Vrai Paris Bistrot

Le Vrai Paris Bistrot può suonare come un bistrot molto turistico: è invece in grado di accontentare sia i turisti che vogliano provare qualche cosa di tipico senza essere spennati che i parigini che cercano una cucina onesta e abbondante. Il tutto, in un ambiente non troppo à la page.
Anche lui si trova in rue des Abesses, e resta fedele al cliché della brasserie francese: camerieri vagamente scontrosi, menu che propone insalatone miste, zuppa di cipolle e steak tartare con tanta senape, vino nuovo in caraffa e il tipico dehors con tavolini in vimini rotondi, dove praticare lo sport parigino per eccellenza: stare seduti per ore con una sigaretta in mano a guardare la vita che ti scorre davanti.

L’ultima volta che ci sono stata, al tavolo vicino al mio due ventenni parigini pasteggiavano a cozze, patatine fritte e champagne, giusto per farvi capire l’atmosfera. È un posto perfetto per un pranzo veloce: l’insalata di chèvre chaud, col suo tomino di capra caldo ma non completamente sciolto, servito su un crostone di pane grigliato è onesta, abbondante e include anche delle deliziose patate cotte con la buccia. Con questa e delle fette di baguette – buona e croccante – potete ritenervi soddisfatti fino all’ora della merenda: se preferite qualcosa di più sostanzioso optate per l’ottimo agnello, con tante spezie e contorno di purée fatto in casa.

Le Vrai Paris Bistrot
33 rue des Abbesses, 75018 Paris

3. Il foie gras: Canard & Champagne

Confesso di avere un debole per l’anatra, in tutte le salse: appena posso la ordino. In Italia è un piatto piuttosto difficile da trovare ma negli altri paesi europei è molto più diffusa. Per questo quando, qualche anno fa, ho scoperto questo ristorante con menu esclusivamente a base di anatra, in abbinamento allo champagne, sono andata in visibilio.

Prima di avventurarmi in disquisizioni culinarie vorrei spendere due parole per il luogo: Canard & Champagne si trova sotto il Passage de Panoramas, una delle tante gallerie commerciali fin de siècle di Parigi, perfettamente conservate. Questo passage, in particolare, all’epoca ospitava una famosa stamperia e varie cartolerie, mentre oggi ha sviluppato una forte vocazione culinaria, tanto che, tra decine di altri ristoranti di tutti i tipi, trova casa qui anche Stern, il locale parigino degli Alajmo.

Entriamo quindi da Canard & Champagne attraverso le porte in legno intagliato che fanno tanto belle époque e sediamoci al nostro tavolo. C’è una sala al piano strada abbastanza luminosa, ma ogni volta è piena e mi fanno accomodare in una specie di taverna al piano di sotto, cui si accede da una scaletta un po’ angusta – il che potrebbe essere un problema quando dovrete ripercorrerla per uscire, con due o tre coppe di champagne in circolo.

Il menu è semplice e lineare: due scelte di antipasti, due per il piatto principale e due di dessert, e a ogni portata, volendo, si abbina una coppa di champagne.
Vi invito a scegliere la combo foie gras più il magret de canard: il primo viene servito in una porzione abbondante con una commovente strisciolina di grasso, servito con pane tostato e chutney. La vera sorpresa è l’abbinamento con le bollicine dello champagne, che sgrassano e puliscono la bocca. A me non piacciono particolarmente i dolci, e sinceramente non è per il dessert che si viene a cena qui, quindi solitamente salto e, così, piacevolmente ebbra di grassi e di champagne, dopo aver risalito indenne l’insidiosa scaletta, me ne vado a passeggiare per i Grands Boulevards, appena fuori dal locale.

Canard & Champagne
57 Passage Des Panoramas

4. La galette: Breizh Cafe

Chiariamo una cosa: la crêpes a Parigi la mangiano praticamente solo i turisti. Conosco connazionali che si sono nutriti per giorni solo di crêpe pur di non affrontare la cucina francese. Ma questa è un’altra (triste) storia.

I francesi preferiscono la galette, una versione di norma salata, a base di farina di grano saraceno, tipica della Bretagna. Grazie al gusto amarognolo e alla consistenza granulosa della farina di grano saraceno, le galette esaltano i sapori forti, come quello dei formaggi francesi, dei salumi, ma anche del foie gras.

Quelle del Breizh Cafe, nascosto in una stradina tranquilla nel quartiere del Marais, tra edifici medievali e deliziosi giardinetti comunali, per me non hanno eguali: qui gli ingredienti sono tutti organici e di grande qualità, e farciscono una galette sottile con i bordi leggermente croccanti. Potete scegliere di stare sul classico con quella prosciutto e formaggio, con aggiunta di uovo poché, deliziosa e confortante, oppure avventurarvi in terreni più sconosciuti e provare per esempio quella con petto d’anatra, o con le capesante. A proposito, hanno anche una fornitissima carta dei sidri.

Breizh Cafe
109 rue Vieille du Temple, 75003

5. I pancake: Pancake Sisters

Ma come, i pancake a Parigi? Si, del resto, checché ne pensasse Maria Antonietta, non si può vivere di soli croissant. Siamo a pochi passi dal Canal Saint-Martin, un canale artificiale navigabile, alle spalle di place de la Bastille. Non è ancora troppo battuto dal turismo, anche se negli ultimi anni lungo le sue rive hanno aperto molti localini alla moda, negozi trendy e hotel di design.

Qui dalle Sisters il brunch è fedele alla tipica formula americana: caffè a volontà, succo d’arancia, una scelta di pancake salati, un’insalata, granola con yogurt e una selezione di pancake dolci, con topping a scelta.
Le porzioni sono giuste, uscirete di qui sazi ma non rotolando. Io solitamente opto per i pancake salati con uovo strapazzato e salmone, buoni, del giusto spessore e non troppo pesanti: anche la versione dolce è adeguatamente alta e spugnosa, decorata con una nevicata di zucchero a velo, assorbe perfettamente lo sciroppo d’acero in cui è annegata.

Pancake Sisters
Pancake Sisters (République), 3 Rue Lucien Sampaix

Autore

Chiara Zaccarelli
Chiara Zaccarelli
Non sono nata a Milano ma ci vivo da più di 20 anni e la sento al 100% “mia”. Mi muovo prevalentemente a piedi, il che mi ha permesso, passo dopo passo, di scoprire luoghi bellissimi e poco conosciuti della mia città. Mi fermo solo quando mi viene fame (e succede spesso), per questo conosco tutti posti in cui mangiare e spesso elargisco consigli ad amici che mi chiedono dove andare a cena. Quando mi resta tempo scrivo di cibo, viaggi e benessere.