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State cercando i migliori indirizzi per mangiare al cavàl pisst, cioè il cavallo pesto a Parma? Siete nel posto giusto, e soprattutto nelle mani di una vera local.
Parto con una premessa: togliere la carne di cavallo ai parmigiani sarebbe un peccato mortale. Fa parte della nostra tradizione da ben più di un secolo e se inizialmente si trattava di un cibo popolare, ha poi risalito la scala gerarchica e ora è amato trasversalmente da tutti gli strati sociali.

La storia della carne di cavallo a Parma

La prima macelleria equina a Parma ha aperto in Oltretorrente nel 1881 (in via Farnese, dove si riconosce ancora oggi l’ingresso per via di una testa di cavallo in muratura proprio sopra il portone di legno) e, a seguire, ne sono state inaugurate molte altre.

Per tradizione, il cavallo si mangia fresco e crudo al mercoledì e al sabato e infatti ancora oggi, soprattutto al sabato, si nota la fila che esce dalle botteghe dei cavallai. Ho sottolineato più volte che noi parmigiani siamo tradizionalisti e anche in questo caso è vero: comprare il cartoccio di pesto dal cavallaio e condirlo con olio e limone è uno dei piaceri più grandi.

Il cavallo però si mangia anche cotto: ad esempio come polpette, oppure nella “Vecchia”, un altro piatto della nostra tradizione, o magari sotto forma di straccetti. Sebbene chi vive a Parma scelga principalmente di comprare la carne in macelleria per poi mangiarla a casa, in alcuni ristoranti si possono assaggiare ottimi piatti a base di cavallo.

Dove mangiare la carne di cavallo a Parma

Ecco 6 indirizzi per mangiare la carne di cavallo a Parma: ristoranti, paninoteche, botteghe.

1) Degusteria Romani

La Degusteria è un ristorantino in borgo Palmia, nei pressi di via Farini: si trova dietro a La Prosciutteria e fa parte delle botteghe aperte nel corso degli anni da Silvano Romani.
Il locale è piccolo ma caratteristico e accogliente, il bancone rimanda a quello del salumiere e propone piatti tradizionali tra cui ottimi salumi accompagnati da polenta fritta, tortelli e anolini (anche take away) e una buona battuta di cavallo.

2) I Tri Siochètt

I Tri Siochètt si trova nella prima campagna di Parma, di cui rispecchia lo stile. È un’osteria accogliente, da pranzo della domenica: nonostante i molti coperti, non è chiassosa. Propone soprattutto piatti tradizionali, con qualche aggiunta.
Il menu è ricco e appetitoso, troverete tortelli, sia di zucca che d’erbetta, molto buoni, così come segnalo anche le lasagnette preparate con farina di castagne e ripiene di spalla cotta. Tra i secondi sono da provare di sicuro il pesto di cavallo servito con pestata di capperi, e la “vecchia” alla parmigiana, un nostro piatto tipico a base di pesto di cavallo cotto insieme a patate, pomodori, cipolla e peperone.

  • I Tri Siochètt
    Strada Farnese, 74/a
    Vigheffio (PR)
    Tel +39 0521 968870

3) Osteria dello Zingaro

Tra i borghi dietro al Duomo, Lo Zingaro è uno dei ristoranti più tipici dove assaggiare il cavallo e, anzi, è proprio il suo piatto forte, che lo ha reso molto conosciuto in città. È un locale piccolo, con tavoli ravvicinati, che ha tutto il sapore delle antiche osterie. In menu si trovano diverse proposte a base di cavallo, che includono pesto, tartare, roast beef e filetto.

4) Osteria Rangon

Rangon è un posto del cuore, una delle Osterie tipiche, anche se la nostalgia dei parmigiani vorrebbe collocare questo locale ancora nella sua vecchia e amatissima sede, in borgo San Silvestro, dove ha abitato per più di un secolo.
Oggi si trova in un’altra zona, sempre affascinante, nei pressi della cattedrale e sotto a un colonnato lunghissimo. È bello però vedere che lo spirito non è cambiato: è frequentato ancora da artisti e viene proposto vino rosso buono ma a prezzi modici, a nutrire animi e menti. È un locale caratteristico e “alla buona” dove assaggiare i piatti tradizionali, tra tutti il cavallo: tartare, fricaia e rasnicy non vi lasceranno delusi. La fricaia consiste in straccetti di cavallo saltati in padella e sfumati con vino bianco, invece, il rasnicy è macinato di cavallo speziato e cotto alla griglia.

  • Osteria Rangon
    Borgo delle Colonne, 26
    Tel +39 0521 231019

5) Pepèn

Passare da Parma senza imbrattarsi con le salse colanti dei panini di Pepèn è un delitto. Chiunque si pentirebbe in eterno di non aver gioito assaggiando un panino Spaccaballe e se c’è la fila, pazienza: è più veloce di quel che sembra. Pepèn è considerato uno degli street food migliori d’Italia, ma se anche ci limitiamo solo al perimetro locale è senza dubbio un luogo di venerazione per noi parmigiani, che per non rischiare di perderci il panino preferito telefoniamo e ce lo facciamo mettere da parte.
Non ci sono posti a sedere, o meglio, qualche sgabello c’è, ma parte del godimento sta nel mangiare in piedi nel borgo, con l’unto che straborda pericolosamente fuori dai tovagliolini di carta. Da assaggiare, senz’altro, lo Spaccaballe: panino con arrosto di maiale, maionese, insalata, pomodoro e peperoncino.
Anche qui non si scappa al panino con il pesto di cavallo (acclamato addirittura dall’Economist): tra i panini più richiesti e amati di questa paninoteca storica spiccano il “carré con pesto di cavallo crudo” e il “panino con le polpette”, sempre di cavallo.
Non si può certo dimenticare il carré farcito con il pesce, solo al venerdì. E poi la pizza, la carciofa (torta salata ripiena di crema di carciofi e formaggio filante), gli arancini. Pepèn è un’istituzione da decenni, si riconosce il profumo a distanza e davvero, non capitarci sarebbe un peccato.

  • Pepèn
    Vicolo Sant’Ambrogio, 2
    Tel +39 0521 282650

6) 1881 Macelleria Equina

Tra le diverse botteghe dove comprare il cavallo, questa si distingue di sicuro per la proposta, che abbraccia sì le tradizioni locali, ma le amplia: troverete quindi il pesto, ovviamente, ma anche tartare, insalate, panini, tacos e sushi, tutto a base di carne di cavallo. Il locale, poi, ristrutturato di recente, è nella sede della più antica macelleria della città, aperta nel 1881. È una bottega accogliente e luminosa, dai colori chiari, dove potete decidere di rimanere a gustare la vostra porzione di cavallo accompagnandola con un buon bicchiere di vino, una birra ghiacciata di produzione locale o bibite biologiche. Da provare assolutamente il panino Etna con pesto di cavallo, crema di pistacchio di Bronte DOP e scaglie di pecorino.
La foto in apertura è tratta dal loro profilo Facebook.

Credits foto apertura: 1881 Macelleria Equina.

Autore

Francesca Laureri
Francesca Laureri
Mi chiamo Francesca, vivo a Parma da trentasei anni e mi occupo di scrittura e creazione di contenuti. Il mio avvicinamento al cibo è stato progressivo ma anche (pre)potente. Scrivere di cibo, così come cucinare, è la rivelazione di alchimie e mondi possibili, alternative meravigliose che si spalancano tra le quattro mura.
Ho un blog che si chiama Bonjour Petite dove parlo di cose belle: libri, cibo, viaggi e benessere. Oltre a scrivere, cucinare e mangiare, leggo molto, parlo di libri online e organizzo cose libresche.