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Langhe, Roero, Monferrato: a un’ora e mezzo da Torino si nasconde un patrimonio gastronomico e paesaggistico di immensa bellezza, tra colline lussureggianti, borghi romantici e cantine dove degustare vini buonissimi.
Cosa mangiare e dove dormire per un itinerario di 5 giorni tra Langhe, Monferrato e Roero?

Vi racconto la piccola vacanza che ho fatto questa estate con un’amica: siamo partite da Torino in auto, fondamentale per tutti gli spostamenti. Eravamo cariche di crema abbronzante, e anche stanchezza: basteranno 5 giorni per riposarci?, ci chiedevamo.
La risposta breve è: sì, ci siamo riuscite.

La zona tra Langhe, Monferrato e Roero è l’ideale per chi ha bisogno di staccare dalla città e lasciarsi alle spalle lo stress di una vita iperconnessa: c’è il silenzio, ci sono le notti tranquille e con il cielo stellato. Ci sono i boschetti pieni e gli alberi di nocciole, tutti radunati in file ordinate. C’è l’aria buona e la luce pulita. Ci sono ristoranti e piatti che non cambiano mai, e quelli che pur sperimentando non spezzano mai il legame con il territorio. Ci sono persone che amano il posto dove vivono, e lo faranno amare anche a voi.

Ecco quindi i nostri consigli: dove mangiare, cosa vedere, visite in azienda e dove dormire per una mini vacanza di qualche giorno a un’ora circa da Torino.
I posti che troverete nel “dove dormire” ci hanno gentilmente ospitati: a loro va il nostro grazie, e una recensione sincera.

Dove mangiare tra Langhe, Monferrato e Roero

Dal pranzo alla cena: ecco i posti dove abbiamo mangiato bene e benissimo.

Bar La Terrazza da Renza

Il nostro primo pranzo è qui, in questa trattoria semplice dove servono solo antipasti in un menu giornaliero servito a circa 18€, vini e dolci esclusi: ci sediamo fuori, ma senza conquistare la posizione più ambita. Qui da Renza venite per il cibo, certo, ma anche per la vista: la terrazza affaccia sulle colline e sul castello di Serralunga d’Alba, ma quando arriviamo è già piena.
Qui non accettano prenotazioni, per cui il nostro consiglio è di arrivare sul presto: il menu prevede affettati, vitello tonnato, peperoni con acciughe, carne cruda, con il buonsenso di cambiare le portate a seconda della stagione.
Tranne i peperoni, qui in Piemonte sono immutabili.
Sono sapori di cose buone, è un pranzo che vi consigliamo.

Bar La Terrazza da Renza
Via Vittorio Emanuele, 6, 12060 Castiglione Falletto (Cn)
Tel +39 0173 62909

Aromatario a Neive

A Neive dovete venire se volete innamorarvi: è uno tra i borghi più ad alto tasso di sospiri di bellezza che potete mai visitare. In una delle piazze ai confini del centro, si trova l’Aromatario, all’interno di un palazzo ricoperto di verde. In questa osteria potete mangiare piatti tradizionali come la carne cruda di Fassone, servita in 3 consistenze, i ravioli del plin al tovagliolo, ma anche spezzare con del pesce o delle insalate. Dicono cose meravigliose della carta dei vini ma noi ci siamo fermate con dei bicchieri alla mescita.
Se riuscite, prenotate all’esterno nella parte coperta.

Aromatario
Piazza Negro, 4, 12052 Neive (CN)
Tel +39 0173 677206

Ostu Di Djun a Castagnito

Questo posto è un cabaret: dagli oggetti assurdi che il proprietario colloca nel locale, compresa una moto, all’accoglienza. Qui vi tocca stare al gioco, e concedere un certo grado di confidenza all’oste. Non ricordo di aver visto un menu, ma ricordo tre cose:

  1. I gusci di nocciola in tutto il giardino, al posto delle pietre o del cemento: vieni qui, calpesti le Langhe.
  2. Le Magnum, le uniche bottiglie che vi verranno servite.
  3. Il torrone alla fine: un enorme torrone da sgranocchiare tutti insieme.

È un posto di convivialità, dove passarsi i piatti, i vassoi, dove concedersi assaggi di frattaglie e di piatti che potete trovare nelle vecchie cucine. Ci si diverte, si fa bisboccia. Venite con un amico astemio, per farvi portare a casa al ritorno.

Ostu Di Djun
Via S. Giuseppe, 1, 12050 Castagnito (CN)
Tel +39 0173 213600

Tre Galline a Canale

In questo posto vengo da due anni, ogni volta che posso: mamma e figlia cucinano tutto a mano in questo luogo dal profondo senso di pace. Il locale è arredato con elementi e gesti di autentica bellezza: fiori freschi, cementine verdi in bagno, limoni freschi come centrotavola.
Appena seduti, vi servono pane, grissini e delle verdure cotte come appetizer: spesso, sono peperoni in agrodolce.
I piatti sono golosi, con dei guizzi estetici che arricchiscono comunque i sapori, non c’è nulla di banale, o tirato via. Dai fiori di zucchina fritti al vitello tonnato, qui ogni piatto vi fa stare bene.
C’è anche un giardino, dove in estate si può mangiare fuori.

Tre Galline
Via Aloi, 10, 12043 Canale CN
Tel + 39 0173 979799

Mirepuà Al Cascinone ad Acqui Terme

Qui non siamo più nelle Langhe ma nel Monferrato, a pochi chilometri da Acqui Terme: qui lavorano Federico in cucina e Gaia in sala, qui è dove abbiamo fatto la cena più buona di tutta la vacanza. Il mio consiglio è: osate. Fatevi guidare da Federico e provate la sua cucina più sperimentale: noi abbiamo assaggiato il carpione di terra e di fiume, la lingua di vitello arrostita con pomodoro piccante, pesca e acciuga, il mitico Tournedos di coniglio alla Rossini.
Tutti i piatti sono bilanciati, anche quelli con gli accostamenti più spiazzanti: c’è esperienza di alte cucine, c’è una conoscenza degli ingredienti e una grande mano. Il ristorante si trova in una tenuta sulla cima di una collina: venite al tramonto, poi sedetevi e affidatevi a Gaia per i vini.
Una cena memorabile, un posto dove venire per pranzo o cena per scoprire una cucina da mille punti esclamativi.

Mirepuà Al Cascinone ad Acqui Terme
Reg. Boschi, 2, 15011 Acqui Terme (AL)
Tel. (+39) 0144 594602

Soda ad Alba

Vegan food and f**king good drinks: ecco una dichiarazione d’intenti che non ti aspetti nella pacifica e borghese Alba. Lasciate a casa le vostre Hogan e venite qui: si bevono dei cocktail pazzeschi, con super alcolici ottimi mescolati a preparazioni ricercate ed erbe dell’orto.
Potete fare aperitivo o cena, scegliendo le singole portate o un mix di antipasti: è una cucina vegana non punitiva, non sofisticata e soddisfacente.
E la colonna sonora è pazzesca: mi sono trovata spesso con Shazam alla mano per cercare il brano che stavano trasmettendo.

Soda 
Corso Italia, 6, 12051 Alba CN
Tel +39 346 593 8838

Dove dormire tra Langhe, Monferrato e Roero

Ho cercato dei posti per rendere la mente un luogo meno bellicoso di quel che era quando sono partita: dei posti silenziosi, fatti con cura. Con una piscina dove leggere, con una colazione goduriosa. Con una storia, di vigne e di persone.
Ho scelto tre posti, dove siamo state ospitate: sono tre posti molto diversi, tre posti dove vorrei tornare domani.
Le persone che lavorano e gestiscono questi posti le avevo già conosciute di persona in altre occasioni: mi sono sembrate persone deliziose, e avevo ragione.

Villa Garassino a Treiso

Abbiamo cominciato da qui, da una camera grigia e gialla e un bagno grande come casa mia: Villa Garassino si trova a Treiso, a pochi minuti da Alba.
Cinque camere arredate in maniera diversa in un agriturismo moderno con una forte anima vitivinicola: ti affacci, e vedi le vigne. Ma soprattutto, esci dalla piscina, e bevi dell’ottimo vino: l’agriturismo è di proprietà della famiglia Miroglio, e i vini sono quelli della Tenuta Carretta (di cui vi parlo più tardi).


Qui da Villa Garassino abbiamo trovato dei piaceri semplici e preziosi: un’amaca vista Langhe, un pranzo con mozzarella e pomodori e un bicchiere di vino, lettini comodi per leggere in piscina, un letto super confortevole e una camera super silenziosa.
Ilaria, la persona che lo gestisce, ha mille consigli per noi che viaggiamo per cibo: dalle esperienze ai produttori, dai ristoranti alle cantine. Una guida preziosa.

Villa Garassino
Strada Rizzi, 18, 12050 Treiso (CN) Italia
+39 0173 328185 | +39 345 0056512

Moonfrà ad Antignano

Da Chiara ho lasciato il cuore: quando sono ripartita, è stato come salutare un pezzo di famiglia.
Non credo di aver mai conosciuto persone così accoglienti e generose come lei, una ragazza che giovanissima ha ristrutturato la casa del nonno del suo compagno per farci un posto speciale.

Moonfrà: un palazzo di fine settecento con alcune volte ancora affrescate, immerso in un giardino circondato da mura storiche e nel cuore di un minuscolo borgo, tra le Langhe e il Monferrato.
Le camere sono sei, e hanno uno stile e un calore a metà tra il nord Europa e casa della nonna: merito di scelte di arredamento in legni chiari, di pareti dai toni nordici, e dal restauro rispettoso delle parti più antiche dell’edificio.

La colazione da Moonfrà è un sogno felice: torte fatte in casa, frittata con le verdure dell’orto, creme di nocciola e marmellate di piccoli produttori. Il tutto condito con gesti di autentica gentilezza, come l’acqua aromatizzata al limone e le fette di anguria che Chiara ci ha portato in piscina quando siamo arrivate.
Qui lavora tutta la famiglia, e qui ogni giorno abbiamo visto partire viaggiatori affezionati che hanno sostato da Moonfrà per pochi giorni, ma anche per intere settimane.
Nessuno di noi voleva andare via, tutti noi ritorneremo di sicuro.

Moonfrà
Via Malabaila, 8, 14010 Antignano (AT)
Tel + 39 3452365803

La Bella Vite a Carpeneto

Anche qui vini, e che vini: Rocco di Carpeneto fa vini biologici in questa zona che è l’Alto Monferrato, e li chiama radicali. Hanno una sala degustazione, ma soprattutto hanno delle camere immerse nelle vigne: ci sono camere sopraelevate tra gli alberi, e quelle ad altezza vigne. In entrambe l’immersione nella natura è totale: alle camere si arriva con una passerella nel verde, che di notte è illuminata. Le camere si trovano a qualche decina di metri dall’accoglienza, e di notte, come di giorno, la pace è totale.
L’arredamento delle camere è spartano, non ci sono molte comodità: l’essenzialità è voluta.
Anche qui ho goduto della piscina e del sole, e di pace, tantissima pace.

La Bella Vite
Strada Cascina Rocco 500, 15071 Carpeneto (AL)
Tel +39 0143 18 70 034

Visite in azienda tra Langhe, Monferrato e Roero

Ecco 3 esperienze gastronomiche imperdibili, tra vino e salumi.

1. Degustazione e visita alle cattedrali del vino a Canelli

“E mi raccomando, non potete perdere le cattedrali del vino a Canelli!”, ci dice Chiara di Moonfrà.
Meno male che abbiamo seguito il suo consiglio, sconfiggendo l’ignoranza sull’argomento: le “cattedrali”, chiamate così per l’atmosfera più che per le altezze, sono sale sotterranee che sbucano da tunnel e cantine di alcune cantine nella zona di Canelli.
Noi abbiamo visitato la cantina Contratto: la visita con degustazione ha un costo di 25€ e dura circa 2 ore e mezza. Ne vale la pena per capire il Metodo Classico della zona, per bere dei vini buonissimi e per il fascino della cantina, che ricorda quello di un elegante palazzo antico.
La zona di Canelli è stata poi una sorpresa: colline ancora più lussureggianti e nuove sfumature di verde, meno edifici brutti e una natura più selvaggia della zona di Alba. Da tornarci con calma, voi però intanto andate qui.

Contratto
Via G.B. Giuliani, 56, 14053 Canelli (AT)
Tel +39 0141 823349

2. Degustazione e visita a Luiset a Ferrere

Luiset lo conosco e lo mangio da anni: qui a Torino e in Piemonte è tra le aziende più famose per i salumi e la lavorazione del maiale. Questa è stata la prima volta che sono riuscita a visitare la loro azienda, dopo diversi tentativi: qui ho visto maiali felici, liberi e con tantissimo spazio.
Ho visitato le cantine con i salumi e i cotechini in stagionatura, ho visto come una piccola azienda fa grandi cose per lavorare per bene: il lavoro artigianale, gli impianti di fitodepurazione e quello fotovoltaico, ma anche il rapporto di cordialità tra tutti i collaboratori.
Poi abbiamo fatto una degustazione e io mi sono portata a casa il maiale sott’olio, che non vedo l’ora di aprire con degli amici.

Agrisalumeria Luiset
Via Torino, 107, 14012 Ferrere AT
Tel +39 0141 934326

3. Degustazione e visita alle Tenute Carretta

Dopo aver dormito a Villa Garassino e aver bevuto diversi bicchieri di Cereja, non potevamo mancare la visita alla Tenute Carretta, dove il Cereja lo producono e lo vendono. La tenuta si trova a Piobesi d’Alba, nel cuore del Roero: la visita dura circa una mezzoretta, in questa cantina dove insieme alle botti e alle bottiglie ci sono zone dedicate ai vecchi strumenti per produrre il vino.
La parte più bella, per me, è sempre la degustazione, soprattutto qui che è un po’ più ludica: la degustazione in azienda ti permette di assaggiare vini diversi raccontati dalle persone che con passione li producono. È quello che, insieme ai sapori, mi permette di ricordare un vino.
Qui, poi, nei periodi più belli, organizzano pic-nic tra le vigne con cestino e vino per mangiare in mezzo ai filari.
Ora ho una bottiglia di Cereja in frigo, non vedo l’ora di aprirlo per ricordarmi di questa estate.

Tenute Carretta
Località Carretta, 2
12040 Piobesi d’Alba (CN)
Tel +39 0173 619119

Cosa vedere tra Langhe, Monferrato e Roero

I consigli che vi darò qui sono davvero limitati: sono 3, e non comprendono i borghi obbligatori come Barolo, La Morra, Alba. Facciamo che quelli li diamo per scontati, o anche: tenete buoni gli indirizzi gastronomici, e perdetevi con l’auto o con i piedi intorno. Fermatevi tra una collina e l’altra, affidatevi ai consigli degli albergatori, stracciate la mappa: ma prima, tenete a mente queste 3 segnalazioni.

1. Big Bench

Delle panchine giganti di Chris Bangle ne avevo già sentito parlare, senza dare particolare attenzione all’entusiasmo generale delle persone: quando qualcosa piace a tutti, io comincio a fare la difficile. Invece: avevate tutti ragione.
Sono panchine enormi posizionate in punti spesso panoramici: non vi rendete conto della grandezza finché non ci siete sopra. L’intenzione è quella di ritrovarsi bambini, seduti su una panchina con la stessa goffaggine e i piedi all’aria di quando avevamo cinque anni. Io vi dico che attraversare un boschetto per poi trovare una struttura spiazzante come questa è già magia.
Qui trovate il sito con la mappa, per localizzare tutte le panchine.

2. Le chiese di David Tremlett e Sol LeWitt

Vicino Barolo e Coazzolo ci sono due chiese colorate: la prima, la Cappella del Barolo, è stata dipinta da David Tremlett e Sol LeWitt. La seconda, quella che ho visitato in questo agosto, si trova a Coazzolo e la mano è quella di Tremlett.
I colori della seconda sono meno accesi, più autunnali: la chiesette si affaccia sulle vigne, e a differenza di quella del Barolo non è visitabile all’interno.

// Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine
12053 Coazzolo AT

3. Matite colorate di Coazzolo

A pochi passi dalla chiesetta di Tremlett, in mezzo alla vigna della famiglia Maccario, salite fino alla cima della collina: qui, disposte davanti ai filari, troverete decine di matitone colorate.
Tronchi di legno ad aprire i filari e a formare un percorso colorato con vista Monferrato.

Allora, pronti a staccare dalla città?

Autore

Mariachiara Montera
Mariachiara Montera
Founder di WithGusto.
Viaggio da sola e viaggio per cibo, mi piace programmare e vado matta per le aspettative: l’appetito e l’entusiasmo mi ricordano che sognare una colazione è un atto di resistenza alla sciatteria e alla bruttezza.