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Cagliari è una città in continuo fermento dove le novità vanno in crescendo. Il cambiamento che l’ho vista affrontare negli ultimi anni è stato forte e positivo, trasformandola in un centro che definirei “del ben vivere”, per i suoi ritmi lenti, ma non troppo, per il suo via vai agevolato dalla presenza del porto e dell’aeroporto che, anche grazie alle meravigliose spiagge circostanti, la rendono una meta molto appetibile, e per il clima.

Perché diciamocelo: dal punto di vista climatico e ambientale, vivere qui è bello per davvero e svegliarsi quasi ogni giorno sotto un cielo azzurro e il sole attenua svariate paturnie.

E allora, come possiamo trascorrere una giornata nel capoluogo sardo?
Questo è un itinerario pensato per chi non ha molto tempo ma che desidera raccogliere quante più esperienze e ricordi possibili da portarsi a casa. Ricordi di pancia e di cuore.

Ecco quindi i consigli su cosa vedere e dove mangiare a Cagliari in 24 ore.

1. Colazione alla pasticceria Ditrizio

Non c’è buongiorno senza una colazione fatta bene. Su questo punto non voglio dilungarmi perché, a inizio 2020, ne ho scritto un articolo con i migliori consigli qui. C’è però un posto di cui vorrei parlare perché ha aperto a fine maggio 2020 ed è subito diventato uno dei miei posti preferiti in città. È la pasticceria Ditrizio ed è in centro, dietro la stazione dei treni. Il pasticcere, nonostante la giovane età, ha alle spalle una lunga e importante carriera professionale che l’ha portato oggi a essere un fuoriclasse della pasticceria.
I miei consigli d’assaggio: il maritozzo con la panna, la veneziana alla crema e la pizzetta sfoglia.

2. Una visita al quartiere Castello

Assunto il giusto apporto di zuccheri per cominciare la giornata, è il momento di scoprire Cagliari. La prima tappa è il quartiere di Castello. Forse, se non siete sardi, non sapete che Cagliari in lingua sarda si chiama Casteddu, che significa appunto Castello.

Questo è il quartiere più antico della città, si trova a 100 m sopra il livello del mare e quello che bisogna fare quando si è qui è camminare e perdersi. Si attraversano le stradine strette in salita e discesa, Si sfiorano le mura con le mani, immaginando storie del passato e persone che le hanno abitate, si fa un salto al duomo e al palazzo Viceregio, dove aveva sede il viceré, si attraversa il ghetto degli Ebrei, e si ammira la vista della città dall’alto.

Ci sono due punti per farlo: il bastione di Santa Croce, che si affaccia sul quartiere di Stampace e mostra in lontananza il mare, e il bastione di Saint Remy. Se il primo è una bellissima viuzza su cui passeggiare (via Santa Croce, appunto), il secondo è un vero e proprio simbolo della città per la sua imponenza e bellezza. Si accede sia dal quartiere di Castello, sia dalle scalinate su piazza Costituzione, adiacente a via Manno e via Garibaldi (le vie dello shopping).

3. Un giro al Mercato di San Benedetto

Ammirato il mare anche dal Bastione e scattata qualche foto, è il momento di raggiungere uno dei mercati alimentari coperti più grande d’Europa. Chiude alle 14:00, perciò dobbiamo affrettarci. Vi consiglio di arrivarci passando per via Sulis, Via Piccioni e via San Domenico, attraversando quindi il quartiere di Villanova tra fiori e vie strette e colorate.

Il mercato di San Benedetto si trova nell’omonimo quartiere e si divide in due piani. Sopra, ci sono i banchi di frutta e verdura, carne, formaggi e salumi. Sotto, invece, quelli del pesce. È un punto di ritrovo e aggregazione sociale e i cagliaritani amano molto fare qui la spesa, perciò è proprio una tappa da veri local, oltre al fatto che qui è possibile trovare ingredienti tipici e freschissimi, come la carne di cavallo, la coratella o i muggini con le loro uova. Se volete assaggiare qualcosa, prendete il cono da passeggio con i formaggi sardi al box 194 I Cherchi. Qui troverete Michele Cherchi, capace di trasmettere a chiunque la sua immensa conoscenza e passione per i prodotti caseari.

4. Per il pranzo: Osteria Kobuta o Panino.Eat

È ora di pranzo. I miei consigli sono due.
Potete scendere fino al quartiere multietnico della Marina, per un business lunch all’Osteria Kobuta, oppure stare in zona San Benedetto e prendere un panino da Panino.eat.

  1. L’Osteria Kobuta è un ristorante fusion sardo giapponese dove lo chef Riccardo Porceddu, sardo con un amore sconfinato per la cultura nipponica, prepara due proposte di business lunch composte da tre entrée e, a scelta, un primo o un secondo. Il suo ramen preparato con carni del territorio è difficile da dimenticare, ma anche la fregula con gambero rosso a crudo e il pulled pork.

  1. Panino.eat è la giovane creatura nata da Cucina.eat e, oltre a sfornare ottimi lievitati da tavola, offre anche dei panini farciti con ingredienti locali. Il mio preferito? Quello con polpette al sugo e pecorino Fiore Sardo grattugiato.
  • Osteria Kobuta
    Via Sardegna 56, Cagliari Tel: + 39 070 657556
  • Panino.eat
    Piazza Galileo Galilei 31, Cagliari
    Tel: +39 070 0991098

5. Il dolce post pranzo: gelateria I Fenu

Siccome dopo il salato c’è sempre lo spazio per il dolce, accanto a Panino.et c’è la gelateria I Fenu. Anche qui, la ricerca per gli ingredienti del territorio è maniacale e i gusti cambiano a seconda delle stagioni. Quindi, d’estate potrete trovare il sorbetto ai fichi, in autunno il gusto alla zucca e aglio nero, d’inverno mandarino e rosmarino e in primavera il sorbetto con mandorle e asparagi.

Chiedete a Fabrizio Fenu e sua moglie Maurizia Bellu un consiglio in base ai vostri gusti e posso scommettere che uscirete di lì pensando di aver mangiato uno dei migliori gelati della vostra vita.

6. Una passeggiata al mare al Poetto

Riprendiamo la scoperta della città e arriviamo al Poetto. Quando c’è tanto caldo, i cagliaritani in relax sono qui. Se è estate, saranno stesi a prendere il sole mentre, nelle altre stagioni, passeggiano nel lungomare o sorseggiano qualcosa di caldo o un drink nei chioschi sulla spiaggia.

L’atmosfera è suggestiva, perché il promontorio della Sella del Diavolo che si affaccia sul mare lascia spazio a una meravigliosa vista. Il mio suggerimento, qui, è di fare esattamente ciò che vi va in quel momento, pensando solo a respirare a pieni polmoni il profumo del mare e della macchia mediterranea.

7. Aperitivo da Sabores

Quando vi sentirete pronti e abbastanza rilassati, tornate in città per un aperitivo. Andiamo (o torniamo, se ci siete già stati seguendo il mio consiglio del pranzo) al quartiere della Marina, che si dirama davanti al porto della città. Questa è una zona multietnica e molto frequentata da persone di tutte le età e, tra le sue vie strette, la biancheria stesa e il vociare della gente, vi capiterà di incontrare visi di altre nazionalità nelle loro botteghe o nei loro ristoranti, che si mescolano a quelli degli autoctoni e di altri viaggiatori come voi.

Potete accedere a questa zona da via Roma, un tempo il salotto della città, fermandovi prima ad ammirare la facciata eclettica dei suoi palazzi in stile liberty e classico con i colori accesi (per ammirarla meglio, osservatela dal porto).

Se lo stomaco brontola, vi porto ad assaggiare i sapori sardi e quindi andiamo da Sabores per un aperitivo. Il banco di salumi e formaggi ha il meglio della produzione isolana, come anche la cantina, che conta delle etichette locali molto interessanti, come Pusole, Meigamma o Vigneto Santu Teru. Sta a voi la scelta: potete decidere di cenare qui (hanno anche dei piatti dalla cucina) oppure potete prendere un calice e un tagliere per proseguire poi la cena da un’altra parte.

  • Sabores sapori di Sardegna
    Via Ludovico Baylle 6, Cagliari
    Tel: + 39 070 653216

8. Cenare a Cagliari: pesce, pizza o Josto

Se propendete per una cena più strutturata, vi metto in tavola tre proposte. Partiamo dal pesce, perché non si dovrebbe lasciare Cagliari senza aver provato le sue specialità e al ristorante La Balena potete trovarne che rispecchiano appieno la tradizione, come i bocconi, l’insalata di polpo e patate e la burrida. Quest’ultima è un piatto povero, sempre più difficile da trovare, a base di gattuccio di mare preparato con una particolare salsa a base di aceto e noci. Qui, diciamocelo, si va per mangiare. Mangiare davvero.

  • La Balena
    Via Santa Gilla 123, Cagliari
    Tel: + 39 070 288415

Per la seconda proposta rimaniamo alla Marina e propongo la pizza di Impasto, preparata con ingredienti stagionali e dalla base perfetta, soffice e digeribile. Qui ci sono anche una bella selezione di primi piatti, non esattamente sardi, ma sicuramente perfetti.

Infine, l’ultima proposta è per chi vuole regalarsi una cena speciale e il mio consiglio è Josto, concedendosi magari un percorso di degustazione. Recentemente, ha anche rinnovato il locale, mantenendo l’eccellenza della cucina, identitaria e creativa. L’ambiente è informale e lo stomaco e la mente pienamente appagati.

  • Josto
    Via Sassari 25, Cagliari
    Tel: + 39 070 3510722

Le 24 ore a Cagliari si concludono, anche se ci sarebbero ancora tanti scorci e bontà di cui godere. Questi erano alcuni suggerimenti per una giornata densa, ma ve lo dico: sarà il mare, sarà la brezza che soffia quasi 365 giorni all’anno o sarà la vasta scelta di tipicità che la Sardegna offre, ma il desiderio potrebbe essere quello di rimanere qui. Magari per altre 24 ore. O magari per sempre.

Autore

Jessica Cani
Jessica Cani
Sarda, curiosa, golosa e in costante cambiamento. Al momento, vivo a Cagliari ma le mie case sono state in 9 città diverse. Viaggio appena posso, facendo lunghe ricerche sull’enogastronomia del posto e assaggiando qualsiasi cosa faccia parte della sua cultura: sono attratta dalla connessione fra persone, territori e cibo.
Mi occupo di comunicazione per il settore enogastronomico, scrivo tanto e, recentemente, ho aperto il mio blog Sardegna Quanto Basta.