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Non è sufficiente amare la musica elettronica per amare Ibiza.

Anzi, se la musica adori sentirla in una certa maniera, ovvero nei piccoli club, a contatto con l’artista, anche dj, l’Isla Bonita è il posto peggiore per goderne. I club a Ibiza sono schiavi di un incantesimo che li ha trasformati in discoteche troppo grandi e con un pubblico che solo in piccola percentuale ha il culto dei suoni che balla.

Ibiza è soprattutto destinazione per fare casino. Quindi, nei miei più intensi anni di frequentazione del festival di musica elettronica Sonar a Barcellona, mi son tante volte chiesta perché a in quell’isola proprio non volevo andarci. E questo nonostante, tanti tanti anni fa, avessi visto il film di Gabriele Salvatores “Amnesia”, che per un momento mi aveva fatto battere forte il cuore: ma davvero c’è tutta quella natura? Ma davvero si può vivere così? Mi ero domandata.

Croissant Show

Poi avevo archiviato la faccenda e tre anni fa l’ho riaperta, intuendo la mia maniera: a Ibiza ci si può andare fuori stagione, a ottobre ad esempio, oppure a primavera, a fine marzo, e gli occhi vi diventeranno a cuore.

Per il primo viaggio in isole che non conosco, solitamente mi piace stare in città, perché apprezzo la vita urbana, per poi perdermi tra le strade di campagna che accolgono anche meravigliose fincas, durante il giorno.
Il mare non è per forza la mia meta, perché il mio primario interesse è vivere il paesaggio, il cibo, la natura, i tramonti, entrare nelle chiesette in calce bianca, perdermi in mezzo a un bosco a raccogliere erica e rosmarino, sostare un paio d’ore davanti a un caffè a fantasticare, visitare negozietti di artigianato, tracciare nuovi percorsi, far due chiacchiere con chi incontro.
Poi certo, soprattutto in autunno, l’acqua è calda e c’è ancora il sole, perciò non è il caso di resistere e a un bagno non dico di no!

Ogni volta che vado a Ibiza, a ottobre o marzo/aprile, mi dedico a programmi diversi.
Il primo anno fu molto esplorazione e tramonti, con la visita di alcuni punti fondamentali consigliati da un’amica.
La seconda volta fu piccole baie, chiese, musei e tramonti e la terza tutta alla ricerca di fincas suggestive e tramonti. Il tramonto è una destinazione fissa, perché spesso lo metto in agenda, ma percorrendo tanti chilometri in macchina ed essendo l’isola abbastanza grande, non è detto che riesca a vederlo. Bisogna stare molto attenti all’ora del tramonto, in autunno è più gara, in primavera più relax, perché il sole si ritira più tardi.

Bar Anita

Dove dormire e cosa mangiare a Ibiza: Dalt Vila

Mi piace molto, la mattina, se pernotto a Dalt Vila, andare a far colazione al frequentatissimo Croissant Show nella piazza del Mercat Vell in stile neoclassico, il posto perfetto dove fare peoplespotting, farsi vedere, ascoltare chiacchiere interessanti, togliersi qualche curiosità e attaccarsi gratuitamente al wi-fi. Poi i croissant sono davvero buoni, poiché il proprietario è un vero signore francese con tanto di moustaches alla Salvador Dalì, e la colazione francese con anche baguette-burro-marmellata è un plusvalore. Se vi sedete al tavolo c’è il servizio, ma ne vale la pena.

Già che sono nella piazza del Mercato mi compro un panino alla baracchina dei sottoli gestita da una giovane e gentile ragazza che è l’ultima, in ordine di apparizione, della famiglia che da generazioni prepara mangiarini in una manciata di metri quadrati: ogni volta che date un morso al panino farcito con tonno, cetriolini e olive spagnole… il cuore vi si riscalda per l’assoluta semplicità e bontà dell’esperienza.

Poco più in là, su via Carrer de Canàries, 1, fate qualche dolce acquisto (ad esempio le pastone a forma di spirale ensaimadas…slurp) alla storica panaderia Vadell, rimasta immutata nello stile dagli anni Cinquanta? Sessanta? Dalt Vila, o la città vecchia fortificata, merita una passeggiata perchè le mura difensive sono uno spettacolo cui si aggiunge la vista della baia di Eivissa.

Consigliata una camminata di notte o di giorno, anche per visitare Casa Broner proprio nell’antico quartiere di pescatori Sa Penya (fuori stagione, di sera, soprattutto a primavera, quando ancora la maggior parte dei ristoranti è chiusa, se siete donne e siete da sole, non fate troppo le esploratrici) che fu abitazione e studio dell’omonimo architetto tedesco, esempio di eleganza e minimalismo.

Da Dalt Vila, che si trova vicino all’aeroporto, nella parte sud est dell’isola, ogni giorno potete decidere di fare una bella gita verso il nord, l’ovest, l’est (adoro i paesini dell’entroterra da tuffo al cuore) o scendere ancora più a sud, verso le splendide Salinas, per scoprire l’isola in tutta la sua bellezza naturale e stilistica.

Ses Salinas sono un must per chi ama fotografare punti suggestivi o per selfie indimenticabili, magari con alle spalle la casetta verde Tiffany (recuperata dal vecchio deposito del sale) che segnala la presenza dell’azienda Sal di Ibiza, il souvenir d’ordinanza quando si torna a casa, per sé, per amici, per parenti, magari nel vasetto di ceramica. Se poi raccogliete un po’ di rosmarino e di erica durante le gite in montagna, a casa potrete mischiare il sale con le erbe ibizenche.

Ricordatevi che Sant Antoni de Portmany, per tutti “San An”, possiede lo storico Cafè del Mar, da cui ammirare un tramonto eccezionale, ma purtroppo il Cafè in sé, famoso per le compilation e la movida, è una calamita per turisti spacconi che bevono cocktail da 20/25 euro e si fanno il viaggio. Poco più in là sulla destra, però, c’è il lungomare con le panchine e il muretto, su cui sedersi e vivere il rito con la vostra birretta.

Da sapere, se siete appassionati di moda e design: ogni chiringuito e spesso ristorante (tipo Sunset Ashram o Aubergine) contiene una bottega dove scovare cose carine.

Aubergine

Cercate di includere almeno un sabato (anche solo metà giornata) nel vostro viaggio, per visitare il Mercadillo Hippy del bar Las Dalias, perché è uno dei più belli al mondo per artigianato proposto, dalla moda al design, dai gioielli agli accessori per i capelli fino, naturalmente, a un’overdose di pompon e nappine colorate.

Cafè e Ristoranti da non perdere a Ibiza

  • Bar Anita, la trattoria con le cassette della posta per gli abitanti del luogo (anche solo per un caffè e un amaro) a Sant Carles de Peralta.
  • Croissant Show, la colazione se state a Dalt Vila e se non ci state una mattina o un pomeriggio dovete andarci
  • Can Pujol, il pesce secondo tradizione e quindi la paella strepitosa e vista tramonto a Sant Josep de sa Talaia
  • Las Dalias, è sia un bar che si incontra lungo la carettera che porta a Sant Carles de Peralta, sia un chiringuito molto elegante sulla spiaggia di Es Figueral. Il bar con un ampio spazio, ospita il famoso Mercadillo Hippy ogni sabato dell’anno dalle 10 alle 20. D’estate, da giugno a settembre, anche il lunedì e martedì dalle 19 all’una di notte e tutto agosto ancora in forma serale ogni domenica. Troverete i tipici stivaletti che vedete addosso a tutte le ibizenche o turiste più glamour, gran ponpom declinati in vari usi e costumi, extension di piume, gioielli ispirati alla natura, kimono, cibi locali e esotici, costumi da bagno in fibre naturali.
  • Can Caus, per mangiare ottima carne locale (ma ci sono anche piatti vegetariani).
    // Caretera Sant Miguel km 3,5
  • Locals Only, ristorante italiano con cucina fusion, ottimo riferimento in Dalt Vila, Plaza del Parque 5, per mangiare fino a tardi
  • Hostal La Torre Urbanización, un fantastico tramonto, il più bello, mangiando molto bene
    // Cap Negret, Ctra. Cap Negret, 25, Sant Antoni de Portmany

  • Amante Cala Sol d’en Serra, per mangiare in riva al mare
    // Calle Afueras, s/n Cala Longa
  • Sunset Ashram, davvero volete vivere il rito collettivo del tramonto come foste a …(stavo per dire Bali) a Ibiza? Questa è la destinazione, potete prendere un calice di vino e portarlo in spiaggia, oppure prenotare il ristorante con cucina mediterranea, sushi e indù.
    // Playa de cala Conta, Sant Josep de sa Talaia
  • Sa Caleta, la spiaggia nel sud dell’isola con il ristorante omonimo proprio sulla platja, dove mangiare pesce alla griglia e al forno.
  • Picadeli, succhi, cibo veg e bio, per una bella sosta viaggiando da una parte all’altra dell’isola (picadeli è proprio al centro, e visto che andate lì visitate Santa Gertrudis… o viceversa), sedendosi sulle vecchie poltrone che donano un’atmosfera nomade all’ambiente.
    // Can Serreta, local 2, Santa Gertrudis de Fruitera
  • Sa Capella, un ristorante dentro una chiesa sconsacrata
    // Carrer Capella, Sant Antoni (chiuso da novembre ad aprile)
  • Las Puertas del cielo (in estate aperto dalle 13 alle 22 e in autunno/iverno/primavera dalle 13 alle 18) è praticamente un chiosco coi tavolini fuori e vista sul mare turchese di Ibiza. È certamente uno dei migliori segreti dell’Isola e amerete il posto e la cucina mediterranea e ibizenca con pesce e carne. Non mancano i dolci più famosi come la greixonera (un budino che prende il nome dallo stampo di terracotta) o el flaó (una torta dolce di formaggio).
    // Camí des Pla de Corona, Km 1.5, Santa Iné
  • La Escollera sulla spiaggia di Es Cavallet: arrivate verso le 10,30, prendete una bibita, vi sedete sui divanetti esterni con vista mare da urlo. E comincia bene la giornata.
  • Sa Trinxa, chiringuito celebre (il migliore di Ibiza, per molti) per una spiaggia che in estate deve essere insopportabile, ma che a ottobre è molto piacevole.
    // Playa de Ses Salines, S/N, 07830 Sant Josep de sa Talia

I mercati di artigianato, moda e cibo più belli di Ibiza

Di mercati da non perdere ce ne sono tre.

  1. Mercadillo Hippy a Las Dalias, ne abbiamo parlato prima.
  2. Il Mercato di San Jordì nell’ippodromo è il frikkettonismo all’ennesima potenza. Astenersi bongo-allergici, ma il bar dell’ippodromo vale un viaggio (nel tempo)
  3. Mercato dei Contadini a Sant Joan de Labritja, ogni domenica mattina. Molti banchetti di cibi e dolci vegani e alcuni di artigianato, che avete magari già visto a Las Dalias. Sant Joan merita una visita anche per la comunità di personaggi expat e artistoidi che ha scelto di vivere qui

Le spiagge da non perdere a Ibiza

La mia preferita è Es Vedrà, l’isola delle sirene d’Ulisse da vedere dall’alto con una passeggiata verso la montagna o dal ponticello della spiaggia di Cala d’Hort. E quindi, prima di partire per Ibiza, pensate a un desiderio che vi sta a cuore e portatelo con voi. Ma solo uno alla volta, sennò l’universo si confonde.

E poi ancora: Cala Salada, Plâtja d’en Bossa,Es Cavallet (dove c’è La Escollera) e Platja Ses Salinas, Cala d’en Serra, Cala Salada,Cala Vadella, Cala Comte

Itinerario tra le Fincas a Ibiza: cibo, design e abbigliamento

Le Fincas sono vecchie case di campagna, proprietà rurali ristrutturate e adibite a negozi, b&b, ristoranti.
Ecco il mio diario delle Fincas!

  • La Paloma è una casa di campagna dove una signora italiana ha avuto una visione di bellezza e di vita ideale, tra la natura rigogliosa di un meraviglioso giardino in cui ha fondato un ristorante pieno di dettagli e buon mangiare mediterraneo/fusion.
    // Carrer Can Pou, 4, Sant Llorenç de Balàfia

Paloma

 

  • Aubergine e la sua cucina naturale e locale, preparata coi prodotti dell’orto. Se siete di passaggio nel pomeriggio potete fermarvi anche per un caffè o un tè e visitare il negozio di design e abbigliamento ricercato.
    // Carretera de San Miquel, km 9,9, 07815 Sant Miguel de Balansat.

Aubergine

 

  • Ibiza Food Studio
    Questo è il ristorante di Boris Buono, chef metà danese e metà italiano, che ha lavorato con Renèe Redzepi al Noma e poi ha deciso di volare a Ibiza e aprire qui un ristorante in Dalt Vila e uno in una finca molto suggestiva. Ecco, io ve lo consiglio soprattutto per il secondo motivo, la location e i dettagli sono molto preziosi, ma, per il mangiare, informatevi bene sul menu, che solitamente è proposto fisso da antipasto a dolce. Spesso i piatti sono italiani e potrebbero non entusiasmarvi se avete da poco lasciato la terra natìa e siete in cerca di esotismi mediterranei differenti.
    // Lugar Venda de Benirras 121, par 233 Can Aubarqueta, Sant Llorenc de Balafia
  • Sal de Ibiza, boutique, dove comprare i gadget più carini per un ricordo di Ibiza, il sale nella tipica confezione turchese e tante altre declinazioni di questa azienda che ha fatto del sale un cult. C’è anche una parte dedicata alla moda e alla bellezza.
  • Sluiz outlet sulla strada da Dalt Vila a St. Gertrudis è un gigante emporio di origine olandese dove trovare design, oggettistica per la casa, per il cibo, molto eclettica e bizzarra.
  • La Galeria Elefante, una finca concept store ripiena di design, arte locale, curiosità, ispirazione nomade tra kaftani, tuniche, tute glamour e cappotti e cuscini, candele, libri.

Dove dormire e come muoversi a Ibiza

Dove dormire a Ibiza

Ne suggerisco uno solo, perché si tratta di un’esperienza, anche solo per una notte: Los Enamorados a Portinax, un sogno.
103, Calle de Portinatx

Affittare un’auto a Ibiza

Motoluis, per prenotare una macchina, con ritiro e consegna nel parcheggio dell’aeroporto a due minuti dalle partenze e dagli arrivi. Nessuna sorpresa!

Cala Est

 

Autore

Benedetta Cucci
Benedetta Cucci
Benedetta, per molti Bebe o Apranzoconbea, è una giornalista e blogger di Bologna.
Ama andare a caccia di isole, scovare delicato artigianato tra moda e design e provare molto cibo del mondo, magari davanti a un tramonto, possibilmente muovendosi a piedi o in bici.
La trovate come Benedetta Cucci sulle pagine bolognesi o nazionali del Resto del Carlino a proposito di arte, musica, cinema, costume, cibo.