Quali sono i migliori ristoranti tipici a Pistoia? Dove fare colazione in questa splendida città tra Firenze e Lucca? Dove comprare i prodotti gastronomici locali?
Oggi vi guido in un itinerario di 24 ore, tra il centro storico e i dintorni, tutto ispirato dalle bontà di Pistoia.
Cosa vedere a Pistoia in 24 ore
Pistoia è diventata la mia città quasi per caso, per un destino che ha fatto fermare qui i miei genitori e ha fatto mettere a me le radici.
È una città di provincia, piccola da poterla girare tutta a piedi o in bicicletta, ricca di cultura ed attrattive più di quanto i suoi stessi cittadini siano disposti ad ammettere.
Circa a metà strada tra Firenze e Lucca, è ideale come punto di appoggio per visitare questa parte della Toscana, restando però fuori dalle zone più turistiche ed affollate.
Ha un centro storico delizioso, una delle più belle piazze d’Italia, una biblioteca che potrebbe stare benissimo in una capitale europea ed accenni recenti di una street art che rallegra le strade.
Si presta ad essere scoperta in un fine settimana, è facilmente raggiungibile in treno oppure in macchina, usandola però solo per piccole fughe fuori dalle vecchie mura.
Cosa mangiare a Pistoia: la cucina tipica
Oltre alla sua bellezza architettonica – fatta di piccole piazze, vicoli dai nomi curiosi, chiese e musei, anche di arte contemporanea – merita un approfondimento sulla sua cultura gastronomica, sui piatti e i prodotti da assaggiare sul posto e su quelli da riportare a casa come gradito souvenir, sia tradizionali e locali che arrivati per influenze esterne ma ormai facenti parte del patrimonio cittadino.
Pistoia ha una tradizione fatta di ingredienti tipicamente toscani, ma con alcuni piatti così tipici da non trovarli più a pochi chilometri di distanza.
Come in ogni città, ha ricette specifiche per alcuni momenti dell’anno.
Nel periodo pre-pasquale potreste sentire un profumo di anice uscire dai panifici, perché è questo l’ingrediente che caratterizza le scole, panini dolci di forma allungata, arricchiti di uva passa, simili ai più noti pan di ramerino fiorentini.
Se vi dovesse capitare di visitare Pistoia a luglio (magari per assistere ad uno dei concerti del luglio pistoiese), nei giorni dei festeggiamenti del patrono (S. Jacopo, il 25 luglio) troverete in tanti menu cittadini i maccheroni (che qui sono dei quadrati di sfoglia, in altri posti chiamati maltagliati) sull’anatra ed i fagiolini serpenti in umido, piatti tipici della festività.
A fine agosto, invece, in occasione di San Bartolomeo – protettore dei bambini – in pasticceria potreste imbattervi nei pippi e nelle corone, ovvero grossi biscotti fatti di una frolla molto semplice e lievitata ed infilati a formare una sorta di collana, alternati a cioccolatini e confetti pistoiesi.
Dove mangiare a Pistoia: le bakery e le botteghe
I pippi sono sicuramente uno dei più importanti prodotti locali ed è quasi obbligatoria una tappa da Corsini che oltre a produrre ancora artigianalmente i classici pistoiesi (che invece di essere lisci hanno una superficie irregolare, grazie ad una particolare lavorazione) con finocchietto o anice, offrono una varietà indimenticabile di confetti, frutti confettati, ed il panforte glacé, inventato dalla storica azienda ed ormai marchio di fabbrica.
Entrando nel negozio potrete intravedere i laboratori con le vecchie bassine di rame e sarete accolti da racconti, assaggi e molta gentilezza.
Restando in tema di dolcezze, questa zona delle Toscana è anche conosciuta per un vero e proprio concentrato di ottimi maestri cioccolatieri.
Poco fuori città, ad Agliana, troviamo lo storico Catinari, che con le sue uova di Pasqua ci ha fatti sognare tutti da bambini, mentre più vicino c’è il piccolo laboratorio di Elisabetta Scorcelletti, La Cioccoleria: lei, per metà toscana e per metà austriaca, pasticcera in origine, da anni si è appassionata alla lavorazione del cioccolato. Le sue praline giocano con i prodotti locali o toscani: ripiene con il vinsanto di un’azienda che si trova a due passi, oppure con la marmellata di arance amare delle monache benedettine di Pistoia, con i brigidini di Lamporecchio o ancora con il miele di spiaggia di San Rossore. Indimenticabili i suoi cremini classici, la sua Sacher torte ed anche il gelato, con molti gusti di cioccolato ed altri con prodotti di zona, come quello alla ricotta o ai mirtilli e lamponi della montagna pistoiese.
Molti prodotti della montagna si trovano nelle gastronomie e botteghe del centro, dalla farina di castagne al pecorino a latte crudo (presidio Slow Food), dalla ricotta sia vaccina che di pecora, fino ai frutti di bosco lavorati e conservati, come quelli per i quali è famoso Il Baggiolo, un’azienda biologica della zona.
Nella piazza della Sala – dove si tiene ogni giorno il mercato dei prodotti ortofrutticoli – e nelle strade adiacenti si trovano la maggior parte di questi negozi dedicati ai prodotti d’eccellenza, per esempio La Bottegaia che a pochi metri ha anche un’osteria ormai storica dove la tradizione locale si mescola con piatti rivisitati e nuovi.
Dove mangiare a Pistoia: pranzo e cena
La Bottegaia è tra gli indirizzi che consiglierei per pranzo o cena. Altri due, sempre nel centro storico, sono Baldovino, un’enoteca con ristorante dai piatti molto curati ed innovativi che guardano però alla tradizione locale e Magno Gaudio, un bistrot dove si può passare in ogni momento della giornata, per un caffè accompagnato da un biscotto o una fetta di torta, oppure per un pasto vero e proprio: troverete piatti che accontentano sia i vegetariani che gli amanti della carne, con una menzione particolare per i primi di pasta ed il pesce.
Per cenare in un luogo molto informale e con una buona cucina rustica e genuina, fatta di piatti tradizionali e porzioni generose, poco fuori città si può andare alla Casa del Popolo di Spazzavento, qualche anno fa inserita nella guida delle Osterie d’Italia Slow Food.
Invece, per una pizza di qualità, bisogna proprio salire in collina, fino a Momigno, dove al Focolare si trovano i cofaccini (pizze bianche) stagionali, tra tutti quello ai funghi porcini, ma anche con i fiori di zucca, il radicchio trevigiano, il pecorino e le patate locali.
Per un tripudio di formaggi e non solo, bisogna allontanarsi un po’ di più e prendere la vecchia strada porrettana (o anche il treno, concedendosi un bellissimo viaggio in mezzo al verde, su un’antica linea ferroviaria) per raggiungere Pavana, dove si trova da poco più di 10 anni la Caciosteria. Il locale è ristorante e insieme bottega: molti dei prodotti usati in cucina poi si possono comprare e portare a casa. I padroni di casa sono Domenico, in sala, grande esperto di formaggi e vini e appassionato di pasticceria, e Betty, cuoca dalle mani d’oro che trattano con gentilezza ogni ingrediente, valorizzandolo nei suoi piatti.
Dove fare colazione a Pistoia
Per la colazione e per chi passeggiando non rinuncia ad una pausa dolce, invece, un paio di indirizzi in centro città: la storica pasticceria Armando, molto classica con vetrina invitante di mignon, tramezzini salati e paste da colazione (tra le quali troverete di sicuro il risottino, tanto amato dai pistoiesi) e Bang, un piccolo locale più moderno con un ottimo caffè, biscotti che sono uno più buono dell’altro e quel tocco di gentilezza che si apprezza sempre.
Poco fuori dal centro, la classica colazione estiva si fa viaggiando idealmente fino alla Sicilia grazie alla pasticceria Elite e alle sue famose granite con brioche.
Se preferite la colazione salata, passate al Bono di Nulla, a due passi dalla piazza del Duomo, che ha una bella vetrina di focacce farcite e dove troverete anche un ottimo pane toscano da riportare a casa ed il caffè di una torrefazione locale.
Shopping gastronomico a Pistoia
Per altri acquisti gastronomici sono sempre in zona centrale, un po’ nascoste in piacevoli vie laterali, sia la ricchissima enoteca Da David, che la libreria e sala da tè Lo Spazio di via dell’Ospizio con una bella selezione di tè, oltre a piccole mostre temporanee.
E se al momento della partenza vorrete pensare già alla cena del rientro, per allungare un poco il senso del viaggio appena fatto, fermatevi senza dubbio da Il raviolo, che produce artigianalmente ravioli e tortelli con ripieni vari e golosi, indimenticabili quelli di patate e pesce.
Magari vi lasceranno con la voglia di tornare.
Autore
- Impastare dolci è ciò che amo di più e da quasi 15 anni è il mio lavoro. Ho una preferenza dichiarata per la pasta frolla ed i biscotti, amo i libri- non solo quelli di cucina- ed appena posso prendo il treno per Parigi.