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Un Deja Vu tra il medio oriente e il mediterraneo.

Ho visitato Atene un anno fa. Ogni volta che ci penso, la prima frase che mi viene per descrivere questa città è:

ad Atene mi sono sentita a casa.

Potrebbe sembrare un’affermazione banale, ma non lo è.
Mi spiego: io vengo dall’Iran, ho vissuto lì per 22 anni tra la capitale, Tehran, e Mashhad, che è la seconda grande città. Poi mi sono trasferita in Italia per studio, e ci sono rimasta. Per me “casa” è tutt’altro che un concetto semplice. Quando viaggio all’estero e torno a Roma, dico sempre che torno a “casa”. Quando da Roma vado in Iran, vado a “casa”. Quando dall’Iran arrivo a Roma, torno a “casa”, sempre.

Avevo immaginato che Atene, essendo alle porte del Medio Oriente e perfettamente nel mezzo del mediterraneo, avesse sapori e sentimenti familiari per me, però nulla poteva farmi preparare di trovare una tale quantità di scene e esperienze simili sia all’Iran e che all’Italia.

Atene sa del Medio Oriente, nei suoi mercati, nei suoi profumi, nei volti delle persone. Atene è puro Mediterraneo nel modo di vivere, nei tavolini dei ristoranti fuori sui marciapiedi, nell’estate calda e lunga, nelle vigne e gli uliveti. È così anche nei suoi piatti: Pastitsio, la pasta al forno con la carne macinata e la besciamella è innegabilmente stata influenzata dalla cucina italiana. Souvlaki e Gyros e tante altre pietanze tipiche sono i souvenir rimasti dei tempi degli Ottomani (quindi in comune con l’attuale Turchia), il dolma e l’haloumi si mangia in tutto il medio oriente, e in Iran abbiamo persino lo stesso snack tradizionale: i ceci secchi con l’uvetta.

Atene è la città dell’abbondanza

Atene però, sopratutto è il Medio Oriente (anche se non lo è geograficamente) nella sua ospitalità. Quell’ospitalità disarmante e travolgente, di un popolo e una città che hanno tanto da dare, e ci tengono che tu prenda tutto il più possibile.
L’ospitalità va di solito di pari passo con la generosità. Quest’ultimo significa che quando andate in ristorante con i greci, finirete per ordinare per almeno 2 persone in più di quanti siete. Il cibo è molto buono e conveniente, quindi è naturale che si mangi tanto in questa città.

Ho avuto la fortuna di vedere e assaggiare Atene in compagna di food blogger greci, a cui devo questa piccola conoscenza dei posti e i piatti che servono. Questi indirizzi sono quelli in cui tornerei. Nessuna di queste food blogger conosceva “la patata farcita alla greca”, e non l’ho trovata in nessuno dei posti che ho mangiato. Mi sa tanto che è un’invenzione nostra.

1. Ladokolla in Dafni (Λαδόκολλα Δάφνης), la “trattoria” per i local

Questo locale che io definisco “trattoria” per dare l’idea della sua semplicità e popolarità si trova fuori dal centro turistico di Atene. La sua particolarità è la carta! Al posto della tovaglia, dei piattini e dei piatti di portata c’è la carta. Dopo un ricco antipasto di haloumi, insalate e verdure grigliate (e anche la pasta, volendo), segue un mix di carne grigliata, le patatine fritte: la pita arriva in un grande saccoccio di carta, e ognuno prende il pezzo che vuole e lo appoggia sul proprio cerchietto di carta.

Tutto è molto rustico, la grigliata mista è super consigliata. Da non perdere il labneh (yoghort greco) con la marmellata di stagione per il dolce.
P.S. Il locale è pieno dei gatti—pur non essendo un “cat cafe”—, che sono abituati ad essere coccolati e nutriti dai clienti. Se siete iper allergici o non amanti dei gatti, forse sarebbe meglio evitare.
// Dafni 172 35, Greece

2. Yiasemi, il boho, cosy cafe

Scendendo dalla collina sulla quale si trovano i grandi monumenti dell’antica Grecia, ci si trova su una stradina in discesa, fatta con tante scalinate. Ci sono tanti bistrot e caffè su questa strada, dove le persone mangiano , bevono e fumano (mamma mia quanto fumano i greci!). I tavolini sono esposti sulle scaline, sui balconi e i terrazzi dei locali, e sembra che tutti stiamo in un unico locale, pur ce ne siano tanti.
Yiasemi è uno di questi locali. È molto carino, pieno di piante verdi, specchi, mobili vintage e un po’ di DIY colorati. Yiasemi è molto instagrammabile, in ogni suo angolo (ne ha tanti, essendo su tre piani), e persino nel bagno. L’offerta di cibo è casalinga.

Ci sono tantissime insalate mediterranee con i legumi, cereali, verdure e formaggi. Ci sono anche tante torte rustiche con la pasta sfoglia, che si trovano dovunque ad Atene. Inoltre, c’è anche una gamma larga di estratti e frullati. Per chi invece cerca l’offerta della caffetteria, ci sono tante torte fatte a casa, di accompagnamento.
// Mnisikleous 23, Athina 105 55, Greece

3. Manas Kouzina-Kouzina (ΜΑΝΑΣ ΚΟΥΖΙΝΑ), “la cucina della mamma”

Questo posto praticamente è una tavola calda, dove si possono trovare tanti piatti che i greci fanno a casa, ma non sono piatti da ristorante, perciò difficilmente si trovano fuori. All’ora di pranzo è molto affollato, e ci vanno sia i turisti che i local per un pranzo di lavoro. Si trova letteralmente di tutto: vari tipi di stufati, tante insalate e verdure grigliate, carne di ogni tipo e il pesce.

Si può ordinare al tavolo, ma si può scegliere anche i propri piatti dal bancone. Da provare assolutamente il Moussaka, il maiale brasato, l’okra, l’insalata di barbabietole.
// Aiolou 27, Athina 105 51, Greece

4. Cafe Avissinia (ΑΒΗΣΣΥΝΙΑ CAFE), il cafe del mercatino dei pulci

Nel cuore della zona di Psyrri, c’è un grande mercato, completamento nello stile di bazar nel Medio Oriente (non lo dovete immaginare sempre in uno spazio chiuso con degli archi a sesto acuto). Dalle borse di pelle (finta), alle spezie, ai saponi e prodotti tipici per il bagno. Per gli amanti dei mercatini dei pulci alla caccia dei tesori vintage, qui c’è un paradiso.
Cafe Avissinia si trova esattamente nel mezzo del mercatino dei pulci.

È incredibilmente scenografico, come se fosse rimasto fermo a meta del ‘900. Vale la pena anche prendere solo un caffè per vivere l’atmosfera. Ottimi anche gli involtini di verza, le melanzane con la feta. La cucina in generale è ottima. Essendo un posto molto popolare e conosciuto, spesso c’è anche la fila per entrare. Se siete fortunati, trovate la musica dal vivo con la fisarmonica e con una signora che canta. Roba da far male a cuore per la quantità della bellezza.
// Kinetou 7, Athina 105 55, Greece

5. Kafeneio Oraia Ellas (Καφενείον “Η Ωραία Ελλάς”), l’antico caffè alla greca

Le amiche food blogger mi hanno detto che non c’è una vera e proprio colazione alla greca. Il rito prevede tanto caffè (e spesso le sigarette per tanti). Il caffè normale, è simile al caffè americano, mentre il caffè greco è praticamente come il caffè turco che viene preparato in un piccolo pentolino – ai greci non sempre piace ricordarsi che molti elementi della loro gastronomia hanno delle origini ottomani, o che a volte sono proprio delle pietanze turche.

Questo antico “kafeneio” o caffè, è famoso per il suo caffè greco, che viene preparato su un piccolo fornellino a gas, che viene usato  (anche nelle case) specificatamente per fare il caffè greco.

Anche questo locale è una gemma rimasta dai tempi ormai passati. Ci sono le solite pietanze come le torte rustiche e le insalate, ma vale la pena andarci anche solo per prendersi un caffè la mattina, guardando i tetti della città.
// Μητροπόλεως 59 & (Στοά) Πανδρόσου 36, Athina 105 55, Greece

6. Karaköy Güllüoglu, la pasticceria turca

Se è vero che ai greci non piace molto ricordarsi le origini ottomane di gran parte della loro cucina, è anche vero loro amano la pasticceria turca nella sua forma autentica. Pensate come il baklava, o l’halva di tahini (crema di sesamo) sono disponibili in tutta la città.
Questa pasticceria è turca al 100%, dal nome, ai proprietari, alle specialità che vende. Ma sopratutto è famosa per essere uno dei pochi posti che vende la versione originale e autentica di Kazan Dipi (detto anche Kazandibi). Letteralmente il suo nome significa “il fondo della pentola”, ed è praticamente un budino di latte caramellato che ricorda il sapore della panna cotta.

La versione originale di Kazan Dipi ha come ingrediente — brace yourself — IL PETTO DI POLLO! Non vi preoccupate, il dolce non sa per niente di pollo, ma si vedono gli sfilacci del petto di pollo, che è proprio il motivo per il quale viene usato: dare texture e contrasto alla consistenza di un dolce altrimenti troppo liscio. Da provare! Vi garantisco che non vi farà schifo. Se ci capitate nei mesi invernali, assaggiate anche la mela cotogna cotta al forno con le spezie.
// Nikis 10, Athina 105 63, Greece

 

Autore

Saghar Setareh
Saghar Setareh
Per lavoro fotografo (e mangio tanto) cibo, a volte ne scrivo. Il mio food blog si chiama Lab Noon, che quasi significa “il laboratorio del pane” o “il laboratorio del mezzogiorno” in persiano o in ingliese. Cerco la cultura nella cucina dei posti vicini e lontani. Iraniana, persiana, mediorientale, ma anche romana (adottiva). Ex graphic designer.