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Sono nata e cresciuta a Milano, anche se in una Milano molto diversa da quella di adesso perché quando ero piccola a Isola – il mio quartiere – era in uno stato di degrado incredibile: oggi, anche per via di un’incessante gentrificazione, gli appartamenti vengono venduti a partire da 4400 euro al mq.

Ho poi lasciato Milano per la campagna mantovana, per amore, ma Milano, lo confesso, mi mancava.
Avevo nostalgia non della metro nell’ora di punta ma… del coreano. Dell’etiope. Dell’avocado toast. Insomma della possibilità di fare colazione a Parigi, pranzo a Seul e cena a Santo Domingo, spostandoti solo in tram. Ho quindi cercato un modo per trovare Milano anche dove vivo, e alla fine ce l’ho fatta: la mia Milano mantovana è a Brescia, a un’ora di strada da casa mia e con una scena di ristorazione in continua innovazione.

Dove mangiare etnico e internazionale a Brescia

Brescia vanta una serie di locali veramente sorprendenti, delle chicche che nessuno si aspetterebbe di trovare in una città tutto sommato così vicina alla tradizionalissima Mantova.
Brescia ha la voglia di innovarsi, di lasciarsi imbibire dalla cultura enogastronomica internazionale: quella cultura che fa nascere bistrot che servono piatti veloci, freschi e speziati, bar che servono cocktail a base di zenzero o wasabi, e gelaterie che propongono il gusto matcha e fava tonka. Quel genere di cucina che io, da fiera millennial di deriva hipster, amo senza vergogna e che a Brescia è ben rappresentata da alcuni selezionati locali.

Ecco la mia scelta per farsi trasportare da un’allure internazionale, etnica e moderna nel cuore di Brescia.

A colazione da North Department Areadocks

AereaDocks è il locale di tendenza del momento: ricavato da un ex magazzino ferroviario dei primi del ‘900 comprende in realtà due spazi, l’Areadocks Loft Restaurant – cucina mediterranea con slanci internazionali, di altissima qualità – e il North Department, che di sera propone cocktail ricercati e pizze gourmet, mentre di giorno offre un’ampia scelta per una colazione che non si ferma alla classica brioche.
Le pizze la sera sono veramente eccelse ma l’atmosfera è un po’ caotica: se volete godervi questo locale in tutta tranquillità venite a ora di colazione, perché è il momento ideale. Se siete amanti dei dolci elaborati avete a disposizione l’intero menu della pasticceria e gelateria annesse al locale. Se invece come me siete più inclini alla colazione continentale à la carte, preparatevi perché la scelta sarà particolarmente ardua.

Sono un’appassionata e fervente sostenitrice delle colazioni a base di uova: vi sfido a trovare fuori da Milano posti che offrano qualcosa di più di un uovo alla coque (quando va bene).
Qui da Areadock trovate il croque madame e monsieur, un uovo poché servito con salmone e avocado, e deliziose omelette. Tutto ovviamente fatto al momento e presentato benissimo. Una delizia e un sospiro di sollievo, magari accompagnato da un sorso di estratto fresco.

Il locale poi, è magnifico: parte del tetto è in vetro e piante a cascata rinfrescano l’ambiente luminoso, urban e moderno, perfetto per fermarsi a leggere un giornale o finire di rispondere alle mail. Se passate nel weekend vi consiglio caldamente di prenotare perché è spesso pienissimo.

Da ordinare sicuramente: la colazione salata, magari un piatto a base di uova.
Indirizzo: via A. Diaz 2
Web: areadocks.it/breakfast-and-lunch/

Un caffè da Estratto

Estratto è un minuscolo posto, minimal in tutto, dal menu all’arredamento. Cosa propone Estratto? Non succhi di frutta, ma caffè. E praticamente poco altro. Qualche dolce casalingo e delle fette di pane a lievitazione naturale con i condimenti del giorno fanno da cornice al protagonista: caffè filtrato ed espresso. Cappuccino e macchiato ammessi, già il marocchino non lo trovate, niente matcha o altre diavolerie alla moda. Lo definirei un bar purista, che nella sua semplicità è imperdibile per gli amanti del genere.

Da ordinare sicuramente: il caffè in purezza.
Indirizzo: Corso Martiri della Libertà 36
Web: estrattocoffee.it/

A pranzo da Verderamen

Verderamen ha aperto da poco più di un anno ma ha già trovato la sua dimensione e il suo spazio nel panorama bresciano, anche grazie a un’attività di teasing decisamente ben fatta. Diciamocelo, un posto così mancava davvero in zona! Propone ramen ma non solo, anche bao, donburi, e abura soba – il ramen asciutto – e finti takoyaki, fatti di carne anziché di polpo, tutto cucinato in casa, con ingredienti di ottima qualità e tanta cura.
Niente a che vedere con quelle ciotole di brodo di dado che vengono spacciate per ramen in tanti locali pseudo giapponesi! Il cuoco Giancarlo Sbolli, unico allievo italiano del maestro Rikisay Miyajim della scuola di Higashi-Osaka, vanta una preparazione 100% artigianale, e infatti anche i noodle – fatti con metà farina integrale – e l’impasto dei bao sono fatti da loro.

Il menu cambia con una certa frequenza perché qui la sperimentazione è di casa, insieme alla stagionalità. Non si può prenotare, ma li perdoniamo perché seguono il concetto del “ramen bar” giapponese: un pranzo veloce, in pausa da lavoro, risucchiando i noodle bollenti, poi sorbire il brodo, e lasciare subito il tavolo al cliente successivo! Un motivo in più per amarli?
Il loro motto è “Mangia bene, viaggia spesso”: sicuramente sono dei fan di TravelwithGusto anche loro!
Ho cercato di corrompere il proprietario per aprire una succursale a Mantova, ma non c’è stata storia: mi ha invece confidato che se mai aprirà un secondo locale, sarà a Verona o Parma.

Da ordinare sicuramente: fatevi consigliare! In inverno il ramen è d’obbligo, ma in estate non si disdegna un donburi!
Indirizzo: Corso Cavour, 56 A.
Web: verderamen.it/

A merenda da Checchi Downtown (o Checchi Bakery)

Checchi è una piccola perla bresciana, che da tre mesi a questa parte ha raddoppiato e ha aperto una seconda sede in centro. I dolci sono gli stessi e il concept praticamente uguale, ma il locale in centro è di ispirazione più nordica nell’arredamento mentre la bakery è più in stile anglosassone. Da Checchi Downtown si beve caffè e si mangiano dolcetti: detta così niente di nuovo. Ma la cura e l’attenzione ai dettagli fanno la differenza, oltre allo staff giovane e alla mano, dal quale traspare una conoscenza del mondo del caffè pressoché sterminata e una passione per il proprio lavoro quasi toccante.

Da Checchi ci si sente a casa, ma in una casa in cui poter mangiare un dolcetto senza glutine al cardamomo super cioccolatoso. Se siete più in mood per il salato niente paura, c’è qualcosa anche per voi, come il Boston Sandwich con tacchino, brie, cavolo viola e marmellata di mirtilli rossi!

Menzione di merito al percorso di degustazione di caffè che propongono, con tipologie di caffè che variano frequentemente, disponibili nella variante classica della moka, ma anche con due metodi di estrazione alternativi: l’aeropress e il V60. Hanno addirittura tre tipologie diverse di tazze in cui servire i loro caffè, disegnate e realizzate per loro da un artigiano ceramista triestino.
Famosi sono anche i brunch di Checchi nel weekend, se andate nella bakery prenotate, tassativamente: nella sede Downtown invece la formula è leggermente diversa, ma ugualmente interessante e di qualità. Ricordatevi però che il locale è piccolino!

Da ordinare sicuramente: il caffè e il loro banana bread tostato, servito con panna acida e frutti rossi
Indirizzo: Checchi Downtown in Corso Cavour, 25; Checchi Bakery in Via Corsica 112/A
Web: checchicafe.it/

Per un aperitivo (o per cena) da I nazareni

A pochi passi dalla piazza principale di Brescia, i Nazareni sono come dovrebbe essere un ristorante per me: accogliente, giovane, con un buon rapporto qualità prezzo, buona materia prima e un menu vario, ma coerente. Offrono cucina palestinese fatta molto bene e ben presentata: l’ambiente è informale ma caldo, sa un po’ di appartamento universitario. Diverse opzioni per vegetariani e vegan e tanta attenzione a intolleranze varie. Se volete cenare vi consiglio di prendere dei meze (antipasto misto) da dividere, per assaggiare più pietanze, e un piatto principale. L’agnello marinato servito con salsa di sesamo e verdure fermentate è qualcosa di divino, non ditemi che non vi avevo avvisato.

Se invece avete voglia di un aperitivo, i Nazareni offre aperitivo a buffet tutte le sere, il sabato e la domenica anche prima di pranzo: potete scegliere tra gli antipasti tipici del loro menu, dai verdissimi falafel, al delizioso babaganoush di melanzane, passando per il fattoush di fave. Da non perdere il loro aperitivo della casa a base di limone e zenzero sia in versione analcolica che alcolica (a base di gin): super dissetante e rinfrescante, d’estate una vera goduria!

Da ordinare sicuramente: l’aperitivo della casa (e l’agnello se vi fermate a cena).
Indirizzo: via Gasparo da Salò 22
Web: inazareni.it/

A cena da Dhabbu, l’asiatico

Avevo Dhabbu in lista praticamente da quando ha aperto e finalmente ho avuto l’occasione per obbligare, sotto minaccia, mio marito a portarmici.
Ambiente tranquillo e rilassato, con arredamento accogliente e originale: il menu è ben bilanciato tra proposte vegetariane, carne e pesce, e di ispirazione fusion. I gyoza sono superlativi: vengono serviti con una salsa di soia alle prugne di loro produzione che rende il piatto commuovente. Il pulled pork alla coreana è un piatto ben bilanciato di sapori, i bun giganti e pieni di deliziosi pezzettini di carne cotti nel latte di cocco. Anche le numerose zuppe con o senza noodle sono estremamente invitanti: tra queste segnalo il curry rosso di gamberi.
Ad accompagnare il tutto una buona selezione di tè e di birre di origine giapponesi o thailandesi.

Ottimi anche i dolci, rivisitazioni in chiave asiatica di classici come la tarte tatin alle pere e cardamomo o la cheesecake al garam masala. Il caffè è vietnamita.
Non è una cena economica ma si esce completamente soddisfatti della serata. Anche qui ci piace molto il loro motto “Siamo solo curiosi, ci piace viaggiare e cucinare. Dall’Oriente al cuore di Brescia”
L’unica pecca di Dhabbu l’Asiatico? Essere troppo lontano da casa mia, altrimenti ci cenerei almeno una volta a settimana.

Da ordinare sicuramente: i gyoza!
Indirizzo: via Marsala 58
Web: dhabbu.it/

Autore

Chiara Gavioli
Chiara Gavioli
Nata e cresciuta a Milano, trasferita nel mantovano per caso e per amore. Ho lasciato la facoltà di Medicina perché preferivo dedicarmi a torte salate agli asparagi e tuorli colanti che imparare a memoria le mucopolisaccaridosi. Su Mangio Quindi Sono, il mio blog, parlo di cibo per gli occhi, per il corpo, e per l’anima. Mi piace sperimentare con cucine “diverse” in chiave sana. Con la fotografia di food voglio raccontare una storia, un odore e un sapore, anche solo con una foto. Adoro stilare liste di cose da fare, e nella mia dispensa non mancano mai miso, tahine e avocado.